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with Gérard Depardieu

Due note…….

"Ho conosciuto  Gérard Depardieu nel febbraio del 1996  a Taormina   in occasione dell'evento di portata mondiale organizzato dalla Benetton-Renault  per la presentazione delle  loro nuove auto per la Formula Uno.
Ero stato chiamato per tenere 2 miei concerti, il primo alla serata di Gran Galà e poi il giorno dopo al Teatro Greco.
Venni a sapere da Flavio Briatore durante il volo sul suo aereo che ci portava a Catania della presenza di Depardieu in qualità di ospite d'onore.
Ero entusiasta all'idea anche solo di potere stringere la mano a questo straordinario artista francese che apprezzavo e stimavo sinceramente e di cui conoscevo tutti i films, ma proprio tutti.

Durante il mio  concerto  era seduto  con la famiglia Benetton a pochi passi dal palco e così, anche se accompagnato dalla mia band, decisi in suo omaggio di cantare da  solo al pianoforte "Et maintenant"di G.Becaud e "She" di C.Aznavour.
Non speravo certo che finito il concerto una star come  Depardieu venisse a complimentarsi con me. Invece accadde e mi invitò al suo tavolo. Cominciammo a parlare di musica, arte, di vita, mia,sua….. e  già"come due veri amici" abbozzammo una nuova canzone……complice la mia chitarra.
Il giorno dopo eravamo al Teatro Greco di Taormina e poi la sera ci salutammo, lui partì" ovviamente"con  il suo aero privato.
Dopo circa un mese ricevetti una telefonata dal suo management di Parigi.
Da allora ho il grande onore e l'immenso piacere  di collaborare  artisticamente e professionalmente con Gérard Depardieu, artista di fama mondiale, attore, regista, produttore, cantante, ma soprattutto ho la cosa a cui tengo di più :l'amicizia, vera e sincera, di un uomo eccezionale, di una persona come poche,  quale è il mio caro amico Gérard."

                                                                                                                                                            Manrico Mologni


" La canzone Rosa la scrissi praticamente subito di conseguenza al nostro incontro. Un mese dopo circa ero a Parigi, Depardieu se ne innamorò,  decise di farne un disco insieme e pubblicarlo prima dell'estate (96).Tornai in Italia, entrai in studio di registrazione ma Depardieu ed io non eravamo soddisfatti dell'arrangiamento , venne in Italia appositamente per sentire la registrazione. La mia casa discografica e i miei produttori non capirono o non vollero capire  le mie esigenze puramente artistiche, dettate solo dal desiderio di fare musica nel modo  migliore che quella occasione richiedeva ma mi imposero di continuare nella loro direzione. C'era un problema però, anche se io avessi accettato le loro condizioni e non lo avrei fatto,  a Depardieu quella versione non piaceva e allora decise di rifare tutto, con mia grande gioia. Cambiammo,arrangiatore, musicisti, studio di registrazione  in Italia e trasferimmo gran parte del lavoro a Parigi, quindi nuovi studi, nuova casa di produzione e casa discografica , Sony.  Non fu facile però per me liberarmi dai contratti precedenti, mi misero molti bastoni tra le ruote, in pratica mi tennero fermo  in modo tale da impedirne il  progetto e non solo…… Non riuscirono ma lo fecero ritardare e ciò rappresenta sempre una difficoltà per un artista. Comunque il disco usci alla fine del 97 ovviamente nella versione che ci piaceva, funzionò perfettamente e fu un grande successo.  Da allora collaboro  artisticamente e professionalmente con Gérard Depardieu  e siamo diventati amici, ma di quelli veri e questa volta non mi sono sbagliato!!!!!!!!
Non serbo rancore per quelle persone, solo tristezza per le loro vite, perché vivendole come fanno non le vivono"

Nel testo della canzone ho voluto citare "le piano de Valdemosa", il pianoforte di Valdemosa , ( dove Chopin ultimò i Preludi). La voce recitante  dello straordinario Gèrard Depardieu, al quale sono immensamente grato, sul fraseggio musicale del pianoforte , mi ha permesso anche di potere rendere omaggio e onorare la figura per me fondamentale di Chopin"

                                                                                                                                                                                                  Manrico Mologni


"La musica è espressione dei sentimenti" Chopin.
 
"la successiva decisione del musicista di sottrarsi insieme alle malignità del bel mondo,
alla gelosia dell'ultimo amante di George e ai rigori dell'inverno parigino,
trasferendosi, con la Sand e i due figlioletti di lei, a Maiorca. Senonché,
lungi dall'approdare all'isola esotica dove amarsi serenamente e lavorare
in poetica solitudine, la coppia si ritrovò relegata per tre mesi (9 XI 1838
-13 II 1839) in un paese inospitale, dove la stagione delle piogge e
l'inciviltà degli isolani la costrinse in malsani alloggi di fortuna: tra cui la
celebre abbazia di Valdemosa, presso Palma.
Il risultato fu che, al riapprossimarsi della primavera, Chopin e la Sand
abbandonarono d'urgenza il loro eremo senza avere realizzato che una
minima parte del lavoro che si erano ripromessi di svolgervi (grazie al
pianoforte speditogli da C. Pleyer, comunque, Chopin vi ultimò i Preludi
op. 28 e la seconda Ballata, componendo inoltre il 3º Scherzo,le 2
Polacche op. 40 e la Mazurca n. 2 op. 41)."


La produzione  del disco di "Rosa" richiese la partecipazione  di differenti  arrangiatori, strumentisti e ingegneri del suono  per ragioni  artistiche, l'utilizzo  di diversi studi di registrazione a Parigi e in Italia per esigenze tecniche e per  coordinare   i tempi e gli innumerevoli impegni  di Depardieu .
Alla fine sul disco ,nei crediti appaiono i nomi di  quelli della versione pubblicata.



"Un giorno  di Novembre  a Parigi, seduti al tavolo del suo ristorante La Fontaine Gaillon ho fatto ascoltare al mio amico Gérard "Solamente cantare" una mia canzone nuova…………."


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